Ora che ho finito di vedere tutte le puntate di questa serie TV posso tirare le somme riguardo alla veridicità storica rappresentata: in linea generale le assegnerei un 3 su 10 come voto. Infatti, sono numerosi, e gravi, gli errori commessi dal punto di vista storico; proviamo ad analizzare i principali.
I COMBATTIMENTI DEI GLADIATORI
1) Per prima cosa va ricordato che nessuno, nemmeno gli schiavi, doveva pagare per assistere ai giochi, o agli spettacoli in genere. (come invece vediamo fare nella serie TV). La gerarchia sociale era rispettata dall'assegnazione dei posti (le personalità politiche sedevano in prima fila; i cittadini ricchi dietro di loro; ancora più indietro i cittadini poveri e a seguire, in ultima fila, gli schiavi.
2) Poteva diventare un gladiatore uno schiavo, un prigioniero di guerra o anche un cittadino romano in ristrettezze economiche in cerca di riscatto economico-sociale. Ogni gladiatore, per il proprio proprietario, era un grosso investimento (gli doveva fornire cibo, alloggio e addestramento). Per questo motivo durante gli scontri tra gladiatori avveniva più di frequente che entrambi i combattenti lascassero l'arena in vita. Solo in occasioni eccezionali si verificavano combattimenti all'ultimo sangue. (Nella serie TV sembra che sia invece un caso eccezionale il fatto che entrambi sopravvivessero).
3) Si rammenta che, comunque, ad ogni combattimento era presente un arbitro, che poteva interrompere l'incontro qualora si fossero verificate delle situazioni tali da compromettere lo svolgimento di un incontro alla pari (in caso di malfunzionamenti o difetti dell'equipaggiamento di uno dei due contendenti, non dovuto allo scontro, ad esempio). Non poteva esistere che, come si vede nello show, due gladiatori venissero incatenati, ne ricattati come dei semplici schiavi. Inoltre, nella serie TV non vi è alcuna figura di arbitro.
4) Un gladiatore non poteva assolutamente uccidere il suo avversario se non previa autorizzazione dell'Imperatore o comunque dell'organizzatore dei giochi. (Nella serie TV, almeno in uno scontro, il gladiatore Flamma uccide il suo avversario senza ricevere alcuna indicazione da nessuno).
5) I gesti che stavano ad indicare la morte o la grazia di un gladiatore non consistevano nel classico pollice in sù e nel pollice verso. Molto probabilmente il gesto della grazia corrispondeva nel mostrare il pollice della mano e riporlo nel pugno (come se fosse una spada che viene rimessa nel fodero); il gesto per decretare la morte probabilmente consisteva nel mostrare il pollice della mano simulando con esso un fendente di spada. (Nella serie TV viene riproposto l'ormai stereotipato gesto del pollice verso.)
6) La stessa fama che oggi hanno i calciatori di Serie A, all'epoca veniva attribuita ai gladiatori più forti.
IL MONDO DELLE CORSE DEI CARRI
1) A differenza di quello che avviene nella serie TV (soprattutto nel corso della prima metà) sembra che durante queste corse, praticamente, non si verificassero scontri o "scorrettezze". Nella realtà non c'erano regole durante la corsa e i diversi aurighi facevano di tutto per vincere e/o per restare vivi: tagliare la strada; speronare; frustare sia i cavalli che gli altri aurighi erano cose molto frequenti e perfettamente lecite.
2) A differenza di quanto viene fatto sembrare nella serie TV, le scommesse sulle corse, e qualsiasi altro gioco d'azzardo, erano assolutamente vietate! Le scommesse che vediamo nella serie TV sono quindi tutte clandestine ed illegali. (Per approfondimenti sul gioco d'azzardo a Roma vedi il post Il gioco d'azzardo nell'antica Roma). Il gran giro d'affari che le scommesse, ed in generale il gioco d'azzardo garantiva era tale che i magistrati di Roma tendessero a chiudere un occhio su tali attività, che tuttavia non venivano mai svolte alla luce del sole.
3) È quasi inutile dire che, diversamente da quello che si vede nello show, gli aurighi non avevano armadietti con i nominativi all'interno delle terme o del loro "box".
ASPETTI VARI
1) Nella Serie TV si vede (in realtà si intuisce) come l'Imperatore Tito venga ucciso dal manipolo di uomini al comando di Domiziano e Tenax. Ecco, nella realtà Tito muore probabilmente di malaria in una sua villa di campagna, due anni dopo essere salito al potere. Qualcuno ritiene che possa anche essere stato avvelenato dal suo medico, in quella stessa sua tenuta.
2) Nello show viene rappresentato il Vesuvio come un monte da cui poi esce la colata piroclastica. Nella realtà, prima di quella tremenda eruzione, il Vesuvio, inteso come monte, non esisteva; il territorio ai Pompeiani di allora appariva pianeggiante.
3) Differentemente da quanto riportato nello show, le Vestali, non avevano alcun potere di liberare uno schiavo; nella realtà potevano chiedere di concedere la grazia ad un condannato a morte.
4) In una delle ultime puntate vediamo il Colosseo riempito d'acqua. Questo fatto è storicamente documentato, ma lo spettacolo proposto agli spettatori dell'epoca fu una rappresentazione, in scala ridotta, di un'antica battaglia navale tra Roma e uno dei suoi nemici storici. Gli equipaggi della flotta nemica di Roma era formata da condannati a morte, mentre quella romana era formata da capaci marinai dell'esercito romano. Per maggiori info sugli spettacoli delle battaglie navali vedi il post Gli spettacoli delle naumachie
Silvano Mattesini - Gladiatori - Archeos editore
Konstantin Nossov - Gladiatori, sangue e spettacolo nell'antica Roma - Libreria Editrice Goriziana
J.H.Humphrey - Roman Circuses
Nessun commento:
Posta un commento