Le origini del culto mitraico nell'impero romano non sono del tutto chiare e sarebbero state influenzate significativamente dalla scoperta della precessione degli equinozi. Mitra, appunto, sarebbe la potenza celeste capace di causare il fenomeno.
Si noti come un serpente ed un cane sembrano bere dalla ferita del toro (dalla quale a volte sono rappresentate delle gocce di sangue che stillano); uno scorpione, invece, cerca di ferire i testicoli del toro. Questi animali sono proprio quelli che danno nome alle costellazioni che si trovavano sull'equatore celeste, nei pressi della costellazione del Toro, nel lontano passato ("era del toro"), quando durante l'equinozio di primavera il sole era nella costellazione del toro.
Il culto sembra che permettesse una purificazione/perfezionamento dell'anima attraverso 7 passaggi iniziatici, ognuno rappresentato da un corpo celeste. Tale rito garantiva la sopravvivenza dell'anima dopo la morte, non accettando più le figure degli Dei. Il Mitraismo, come tutte le religioni misteriche, non facevano proseliti, anzi per esservi iscritti si subivano prove ed apprendistato per dimostrare di esserne degni.
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