Riprendiamo l'analisi storica delle principali vicende della serie TV THOSE ABOUT TO DIE.
Parliamo ora delle corse dei carri nell'antica Roma, confrontandola con la realtà fittizia dello show.
- Cominciamo con il dire che erano effettivamente presenti le 4 fazioni che vediamo gareggiare: gli azzurri, i rossi, i bianchi e i verdi. Ogni squadra aveva come proprietario/proprietari dei ricchi cittadini romani. I "piloti", gli aurighi, erano degli schiavi addestrati allo scopo, ma potevano anche essere dei cittadini romani in condizioni di necessità che cercavano fortuna tramite questo mestiere. Infatti potevano ottenere una discreta fortuna dal giro di scommesse sulle corse dei carri.
- Il giro delle scommesse, assolutamente illegali (erano consentite solo in occasione di particolari feste religiose; per maggiori informazioni sul gioco di azzardo nella Roma antica si veda il post dedicato Il gioco d'azzardo nella Roma antica), credo si possa ritenere abbastanza ben rappresentato.
- Anche il "mercato" dei diversi aurighi tra le varie fazioni è realistico, come lo è altrettanto vedere la folla che acclama l'auriga Scorpus come una star. In effetti i gladiatori e gli aurighi di successo erano considerati delle star come i calciatori del giorno d'oggi. Pensate che si arrivava a vendere il sangue o il sudore del tal gladiatore.
- La rappresentazione delle corse, sempre rimanendo nell'ambito delle prime 4 puntate, sono state rappresentate praticamente senza scontri tra gli aurighi. Nella realtà questi erano molto frequenti, dato che non c'erano praticamente regole. Frustate, sia all'auriga che ai cavalli degli avversari, erano comuni, così come gli scontri tra i diversi carri.
- È quasi inutile dire che, diversamente da quello che si vede nello show, gli aurighi non avevano armadietti con i nominativi all'interno delle terme o del loro "box".
Bibliografia: J.H.Humphrey, Roman Circuses
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