Le mura, fatte di mattoni, erano poste su un massiccio basamento sporgente, in grossi frammenti di pietra verso l'esterno e in ciottoloni verso l'interno riempiti d'acqua a formare un fossato. La cinta muraria repubblicana di Milano (Maediolanum) era lunga 3500 metri con 6 porte: Jovia, Vercellina, Ticinese, Romana, Orientale e Comasina. La porta era costituita da un duplice arco fiancheggiato da due torri.
Era usanza che ogni porta fosse consacrata ad una divinità pagana.
PORTA GIOVIA: Non si conosce il nome che aveva questa porta in tempi repubblicani, successivamente denominata "Giovia" in onore di Diocleziano che così amava farsi chiamare;
PORTA VERCELLINA: Così chiamata perchè orientata verso Vercelli, era dedicata alla dea Venere, di cui c'era una statua sopra la porta stessa.
PORTA TICINESE: così chiamata perchè orientata verso "Ticinum" l'odierna Pavia. Era dedicata a Mercurio, il dio del commercio.
PORTA ROMANA: Così chiamata perchè rivolta verso Roma. Era dedicata, secondo alcuni, a Marte, secondo altri ad Apollo. Recava sull'arco questa incisione: "Dì, o viandante che t'appresti a varcare la porta:'Salve, seconda Roma, decoro imperiale del Regno;città molto veneranda e di dovizie onusta.Te le genti temono;a te piegano il collo i potenti.Tu nelle armi Tebe, tu nella saggezza vinci Atene'"
Di certo ci passò Cesare diretto verso la Gallia.
PORTA ARGENTEA: Intitolata al dio Sole e ad Apollo, Il suo nome deriva dalla cittadina verso cui era rivolta "Argentiolum" l'odierna Gorgonzola
PORTA COMASINA (O CUMANA): Era dedicata alla Luna
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