I legionari romani avevano come principali amuleti pietre dure e/o il così detto "fascinus". Il fascinus del legionario consisteva in un ciondolo di metallo che rappresenta ad una estremità un fallo e dall'altra un pugno chiuso.
Come simbolo di buon auspicio venivano affissi sulle pareti degli edifici i "tintinnabuli", ovvero dei sonagli dalla forma fallica a cui erano collegate delle campanelle che suonavano grazie all'azione del vento.